E cos'hai fatto per la solitudine? In altre parole, terrai lontana la tristezza? Ho vissuto mille vite per sedarmi. Non sogno per piacere, il bisogno è irrepellente di trovare ciò che vedo dietro un vetro imponente. Sogno ad occhi aperti per scampare dal presente, non perchè faccia schifo ma perchè sono impotente. Ho passato così tanto tempo dentro quelle nuvole da non ricordarmi di esistere e quando mi trovo qua tremo, un brivido che mi percuote e mi ricorda del essere imperfetto, capace di conquistare l'universo ma chiuso dentro esso. Che balbetta nella paura e suda nella sua stessa clausura. Il desiderio dell'attenzione scalfito dall'abitudine della detenzione. Quindi ho deciso oggi scappo, niente mi avrà, poi mi sveglio ed apro gli occhi e mi accorgo della realtà.
In quell'espressione incomprensibile inconcepibile di passività, mi risveglio in quel sogno in cui tutto anche se solo per un attimo, un minuto, un ora, una notte o un giorno..... Tutto cambierà.