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"It doesn't matter what you do, as soon as you do it with Passion.."

Ogni alba è preceduta da un tramonto

Il sole accoglie nel suo sorriso, una fetta di terra speranzosa.

Un mondo si arricchisce del suo sorriso, e ne nasce la vita.

Ho capito di non esser solo, dimostrando di aver paura, mostrando la mia natura.

Ho capito di esser polo, per ogni mia disavventura.

Mi credevo un uomo nuovo, ma cercavo assiduamente una cura,

un colpevole ed il perdono. Per la mia natura.
Ma sotto il sole non c'è perdono, non c'è colpevole, non c'è stortura,

ogni uomo è libero, sotto il sole non c'è più tortura.
Mentre giro su me stesso, il sole tramonta.

Io lo aspetto, e di riflesso, mi rivedo nella mia ombra,

vecchio odio, dolore e stortura, questa è la mia tortura.

E ogni volta mi spavento, ho paura di esser solo, ho paura dell'abbandono, che il mio sole non risorga,

che mi ingoi la mia ombra.

E ogni volta mi smentisco, ad ogni alba rinsavisco, "questo sole l'ho già visto!".

Il mio cuore è un crocifisso, sia ricordo di tortura, che origine del mio sorriso.

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Sognavo una volta, la vera salvezza

Sognavo una volta, la vera salvezza,

una donna, un amore, e la sua dolcezza.
Il bacio sincero, che delicatezza.

Di senso riempivano quei momenti inventati,

da una mente tediata, dai suoi stessi ricatti.

Il sole ch'era in me mi riempiva di speranza, tant'è che ne' il buio del vero, ne' il dolore del falso, in me avevano stanza.

Ricordo chiaramente, in tutto il mio dolore, in quei momenti c'era in me e per me compassione.

Il sole, l'amore, i baci e le stelle.
Mi sarei svegliato ridendo a crepapelle.
Il buio c'hè in me, il vuoto, il dolore.
Che non si cancellava, che s'imprimeva nel mio cuore.

Ho pianto a lungo quando ho imparato, quant'ero un disgraziato.

Ho pianto disperatamente quando ho saputo, che non ero ne amato e ne voluto.

Il mio sè non reggeva questo processo, forse per questo si è dileguato ed ha recesso.
Ho perso parti di me in questa diatriba, fallita, compatita e poi svanita.

Oggi ricresco anche se dal basso, oggi sono di meno ma non mi ammazzo,
un po' mi dispiace non esser più quel me stesso, un po' di dispiace del mio sè scisso.

Forse mi reincontrerò quando avrò capito.

Ma per ora, io umano un po' appassito,

mi prendo tutto il sole, i baci, le stelle e l'amore.

E mi godo questa meravigliosa terra, come fossi un fiore.

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Pensieri confusi

Fui frutto dell'inconscio, fui lascito di uno scorcio,

fui l'attimo in cui mi accorcio, fui diniego e fui mio punto d'appoggio.

Se mai mi lasciassi andare, sei mai annegassi nel male, il male lascerebbe andare o nel mare mi vedrei annegare?

Fui atto fraudolento, fui mimetico approfittatore, se dicessi grazie e basta, coprirei il mio errore?

Se ricordassi chi sono,

se sapessi da chi io vengo,

se amassi in me, me stesso,

meriterei il mio perdono?


Come l'attimo che passa, come il domani che non c'è,

ogni pensiero in me passa, col valore di ciò che non è.

E confuso mi addormento, spesso anche si da sveglio, 
per confonder quanto basta,
e dirmi: l'indomani è già meglio.


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Verità

Per vivere bene con se stessi bisogna essere retti, la rettitudine è da considerarsi bene divino, una strada, una luce che illumina il proprio cammino.
Lo vede chi si perde e decade, esser bugiardo è come viver nell'ade, il corpo si destabilisce, la mente di scolorisce, confonde, coercisce.
La bugia sfuma e confonde, esser bugiardi in se stessi ci sfuma e confonde, noi ne abusiamo perchè diamo più importanza alla realtà presente, alla vita quotidiana,
chiudiamo un occhio e non ci guardiamo dentro, mentre il nostro fuoco si sta spegnendo.
Quante verità ci dovremmo dire! Quante notti a non dormire! Quanti sussulti allo scoprire, quelle realtà che speravamo morire.
C'è chi si distrugge per potersi dire il vero, e chi somatizza perchè impossibilitato a mentire a se stesso.
Senza verità non esiste futuro.

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In vita mia ho pianto e me ne vergogno

In vita mia ho pianto e me ne vergogno, perciò compenso essendo un vero uomo.
In vita mia sono stato bambino, mi sono fatto abusare e mi sono umiliato con le mie azioni,
ho paura ogni tanto che qualcuno si ricordi.
Perciò oggi sono un vero uomo.
In vita mia mi sono innamorato, come uno stupido, è stato molto imbarazzante, una di quelle esperienze che vorresti tornare indietro per cancellarle.
Oggi sono uomo ma ogni tanto mi tocca immaginare di tornare indietro e fare la scelta giusta, quella perfetta, quella in cui tu sei perfetto.
Non dico che il passato mi perseguita, ma neanche che sono tanto uomo da averlo superato senza rimorsi.
Avrei voluto rimanere più tempo adolescente, avrei voluto essere migliore, avrei voluto aiutare chi aveva bisogno di me,
avrei voluto vivere più liberamente, avere meno paure, sarò banale ma avrei voluto lottare.


Oggi sono uomo adulto, ho casa e mutuo, lavoro e sono fidanzato.
Uomo sociale finito e fatto.

"La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l'ultima volta che faccio cose come questa, metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita."

Divenendo adulti si nota una cosa, scegliere la vita è cosa complessa e sfumata, ci vuole anche la cattiveria per non fare la più grossa cazzata, perdersi in una vita sfigata, sprecata, senza sapore, scegliere la vita significa ammazzare, violentare, ed abusare, abusare se stessi e le proprie unicità, per direzionarci su scelte specifiche e tentare di seguire strade prolifiche.










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