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"It doesn't matter what you do, as soon as you do it with Passion.."

Lascito --La via del crepuscolo--

​La città era lugubre e spettrale avvolta dall'oscurità che sembrava aver consumato ogni cosa, dalle case alle strade. Sembrava tutto morto e dimenticato, per le strade solo disgustosi figuri che contribuivano a rovinare l'ambiente con i loro loschi traffici e biechi discorsi. Sembro un fantasma girando per questa città senza destare l'attenzione di nessuno, raggiungo i resti di quella che era casa mia della quale non è rimasto quasi nulla solo una struttura decadente...come il resto della città. Ci entro dentro e incomincio a controllare se ci fosse qualcosa, quasi mi manca il respiro a stare qui ma mi faccio coraggio e continuo a controllare finché non trovo qualcosa, una mia vecchia collana con il simbolo di un leone che mi ha accompagnato per tanto tempo...anche nei momenti peggiori, oltre a questo trovo delle fotografie con le mie tre muse che mi fanno sorridere e due libri che presi sotto consiglio dei miei maestri, prendo tutto ed esco. Strano tornare in questo posto che una volta chiamavo casa ora che sono un estraneo, prima di andarmene però scrivo all'entrata "il nido del Corvo" accarezzando dolcemente quelle mura e dicendo addio al mio vecchio nido. Continuo il mio cammino per la città fino ad arrivare alla piazza principale, qui incontro quattro loschi figuri che cercano di derubarmi dei miei averi ma li stendo con facilita facendoli scappare, però ad un angolo della piazza seduto c'è un bambino che mi guarda terrorizzato, decido di avvicinarmi a lui e abbassandomi il cappuccio gli dico -tranquillo non sono uno cattivo- e lui vedendo il mio volto si tranquillizza e gli chiedo cosa ci faccia in quel posto da solo e lui mi dice che non riesce a tornare a casa e che i sui amici se ne erano andati, cosi decido di accompagnarlo. Una volta raggiunta mi ringrazia ma prima che se ne vada gli porgo la collana con il leone e gli dico -prendi questa collana e ogni volta che avrai paura o ti sentirai solo stringila e ti darà coraggio- lui dopo averla presa mi abbraccia ed entra in casa. Mentre me ne vado penso al perché mi sono preoccupato per lui, l'ho aiutato perché mi ricordava me quando ero solo e spaventato e volevo solo che qualcuno mi aiutasse mi dicesse che andava tutto bene, immagino anche lui abbia provato lo stesso, cosi forse gli ho lasciato la mia forza. Mi rimetto il cappuccio e parto di nuovo.

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La città senza nome --La via del crepuscolo--

​Una volta uscito dalla piazza mi trovo alle porte di una città che appartiene al mio passato, da cui sono fuggito e avevo dimenticato.Dovevo aspettarmi che il mio viaggio mi avrebbe portato qui. Il suo nome è stato dimenticato anche dai suoi abitanti e ora è dominata solamente da ombre e oscurità. Alle sue porte pero non provo ne paura ne timore ma solo una malinconia nel "tornare a casa". Mi concentro e penso a quello che vedrò e sono ostinato nel trovare lo spettro, mi avvicino e entro nella città ormai divorata dall'oscurità che ha perso il suo nome.

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ying e yang -La via del crepuscolo-

​Mentre percorro quello che penso sia l'ultimo tratto della via dentro di me sento serenità e calma grazie alla foto che ora porto in tasca ma anche rabbia a causa di Anna ma anche un po paura nell'incontrarla. Cammino fino ad arrivare vicino ad una piccola piazza che aveva qualcosa di familiare, mia avvicino ad essa e finalmente vedo Anna seduta su dei gradoni. Appena nota la mia presenza si alza e viene verso la mia direzione -Ciao Corvo so che hai molte domande e ora vorresti spaccarmi la faccia ma aspetta e ti spiegherò tutto- io la guardo con i pugni chiusi e una rabbia crescente ma la reprimo e le faccio cenno di continuare e lei con uno sguardo serio mi dice -noi non siamo qui senza una motivazione qualcuno ci ha voluti qui,quel qualcuno è lo spettro o come tu probabilmente lo conosci l'uomo con la maschera bianca- a quelle parole ho un sussulto ma la faccio continuare -questo viaggio, questi eventi e questa strada sono tutti opera sua, ci ha condotti fino a questo punto per un motivo, perché secondo ho risposto alla tua chiamata? Perché ti ho condotto in determinati luoghi? Secondo te come ha fatto quella foto ad arrivare a te? Tutto opera sua- Sono paralizzato e senza parole e l'unica affermazione che riesco a pronunciare è -Ma perché?- e lei avvicinandosi a me mi dice -Questo devo scoprirlo tu, ma prima- e mi colpisce in faccia risvegliandomi dalla mia momentanea paralisi e istintivamente rispondo al colpo ma lei riesce ad evitarlo cosi ingaggiamo uno scontro a mani nude. Lo scontro è lungo e difficile per entrambi perché voglio prevalere sul nostro avversario senza nemmeno pensare al perché lo vogliamo, io ero mosso da una rabbia scaturita da tutto ciò che era accaduto mentre in lei non vedevo alcun tipo di rabbia ma solo una grande determinazione. Entrambi siamo provati dallo scontro, abbiamo entrambi la faccia gonfia, varie parti della faccia e del corpo rotte e sento anche qualche costola rotta, sferiamo entrambi un pugno verso l'altro che vanno entrambi a segno facendoci cadere entrambi a terra. Con le ultime forze rimaste mi rivolgo ad Anna e le chiedo -perché?- e lei mi sorride dicendomi -perché sono la tua altra parte- dopo di che sveniamo entrambi. Mi sento trascinare e con un grande sforzo riesco a mettere la figura a fuoco, era l'uomo con la maschera bianca che trascinava sia me che Anna verso i gradoni posandoci entrambi su di essi, riesco a vedere Anna che si trascina verso di me e accasciarsi sul mio petto dopo di che svengo. Riesco a svegliarmi e noto che su di me non vi era più il crepuscolo ma la notte e che Anna non era più lì con me,la cerco con lo sguardo ma non riesco a trovarla, mi alzo in piedi e noto che tutte le ferite e dolori erano spariti e avevo in mano una collana, una collana con il simbolo dello ying e yang. Lo guardo, lo indosso e vado via da lì.

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Legami--La via del crepuscolo--

​​La fitta vegetazione del bosco e il mio scombussolamento dovuto allo svenimento continuano a portarmi a quelli che sembrano sempre gli stessi luoghi non riuscendo a trovare un modo per andarmene. Mi appoggio ad un albero e mi siedo a terra tenendomi la testa tra le mani e penso ad un modo per per trovare un uscita ma non riesco a mettere a fuoco i miei pensieri, riesco solo a pensare a ciò che è appena successo e alla tristezza che mi portava, l'unico pensiero e il sentimento che sento è la solitudine e uno stato di amarezza perenne. Penso a tutte le persone andate... a quante sconfitte e a quante persone mi hanno voltato le spalle o le ho voltate io. Ripenso al mio viaggio e alla strada percorsa fino ad adesso e il pensiero di accasciarmi li e arrendermi abbandonando quindi il viaggio. Chiudo quindi gli occhi e mi addormento ma sento qualcosa che mi colpisce il viso e aprendo gli occhi pendo ciò che mi ha colpito, sembra una foto che è stata portata dal vento, la giro e noto che è una mia foto insieme a due persone che non vedo da molto tempo. La sua vista mi fa trasalire e la tristezza si trasforma in un calore che mi avvolge, ripenso a quelle persone che in un modo o nell'altro non mi hanno mai voltato le spalle e sono rimaste sempre rimaste con me anche solo in un pensiero lontano. Delle calde lacrime solcano il mio viso e abbozzo un sorriso portando la foto vicino al mio petto. Mi alzo in piedi e penso che se voglio essere all'altezza delle persone a cui voglio bene e del mio sogno non devo mai arrendermi e anzi dinanzi a queste difficoltà devo rialzarmi con forza per non deludermi. Ripensare ai miei legami mi torna la forza e nonostante il rimpianto sia sempre presente devo lasciarmelo alle spalle e capire che coloro che sono andati non sono andati davvero perché mi hanno lasciato qualcosa sia nel bene che nel male che mi ha aiutato ad andare avanti.Decido di usare uno stratagemma per orientarmi segando con delle foglie gli alberi. La tattica funziona e riesco a trovare l'uscita e noto un cartello imbrattato con una scritta "Ci vedremo dove tutto è iniziato" capisco che è di Anna e un vago presentimento di quale può essere il luogo. Dopo di questo riparto sulla via principale alla ricerca del luogo e di quello che sento come l'ultimo confronto con Anna.

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Rimpianto--La via del crepuscolo--

​La mia esplorazione del bosco alla ricerca di Anna stava procedendo a rilento, era un luogo oscuro dove la fitta vegetazione faceva passare poca luce e gli alberi non mi aiutavano ad orientarmi. Continuo il mio cammino finché non intravedo una ragazza di spalle davanti a me appoggiata ad un albero, credendo fosse Anna mi avvicino a lei e mettendole cerco di guardarla ma il suo volto non è quello di Anna, è di un'altra ragazza che mi ricorda qualcuno ma non riesco a capire chi. Tolgo la mano della spalla della ragazza e mi giro alle mie spalle e vedo cinque persone appoggiate agli alberi che mi scrutano, rimango qualche secondo immobile domandandomi chi fossero quelle persone, ma ad un tratto le riesco a riconoscere, compresa la ragazza al mio fianco..erano tutte persone che "avevo lasciato indietro" persone alle quali non avevo riservato nemmeno un addio, persone che la loro mancanza mi ha cambiato, forse in meglio o in peggio, so solo che provo un profondo rammarico per aver lasciato alcune di queste persone. La loro vista mi face andare nel panico, respiravo affannosamente e mi tocco il petto come se il cuore potesse fermarsi da un momento all'altro ma riesco a rimane in piedi...finché non si avvicina una ragazza che al solo sguardo riesce a lacerarmi l'anima...il mio respiro si blocca e cado a terra con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta. Rimango con lo sguardo a terra fino a quando non sento una voce che si avvicina e con quella voce inconfondibile mi dice -Non è terribile sapere che forse queste persone non si ricordano nemmeno di te e tu sei ancora qui a pensarci- alzo lo sguardo e alla vista di Anna svengo e cado a terra. Al mio risveglio non c'e più nessuno, nemmeno Anna, mi rialzo e continuo a camminare nel bosco ma questa volta solo alla ricerca di un'uscita con tutte quelle facce che mi scrutavano fisse nella mia mente ma allo stesso tempo cosi lontani dopo le parole dette da Anna, penso che probabilmente aveva ragione e forse dovevo fare lo stesso.

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Luca
Mi piace il tuo stile, continua così
Venerdì, 05 Aprile 2019 10:49
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