Uno stormo di uccelli sorvola la città grigia mentre Sirius si dirige verso una casa che ha qualcosa di familiare, entra in essa e trova un ragazzo con i capelli lungi e neri che era intento a scrivere, la casa era curata e pulita, diversa dalle altre case viste nella città,una sensazione familiare e calda avvolse Sirius appena entro in quella casa. Sirius e il ragazzo dopo pochi istanti si guardarono negli occhi e si scambiarono un sorriso e dopo pochi istanti tutto svani. -Sirius svegliati ti prego- disse Laura cercando di svegliarlo con dell'acqua, Sirius apri gli occhi e vide Laura -Laura...Cosa è successo?- Laura sorrise e abbraccio Sirius baciandolo sulle guance, dopo di che gli disse -Ti abbiamo visto svenire e siamo venuti a prenderti,che cosa ti è successo?- Sirius dopo qualche secondo di straniamento spiego sommariamente cosa era successo prima di svenire. -Solo guardandola sei svenuto? Come può essere?- Domando Laura ma Sirius non trovo alcuna risposta,evito di dire che aveva sognato quella ragazza per non impensierirla,prima di andare dagli altri pero Laura disse -Sirius posso parlarti di una cosa?- ma Sirius le disse che non era il momento e lei annui con la testa. Passarono alcune ore e Sirius aveva ancora nella mente l'immagine di quella casa,dove si sentiva a suo agio,decise di andare a cercarla ma da solo,informo la squadra e diede delle direttive a tutti,obbedirono tutti e si misero a lavoro tranne Laura che si oppose alla decisione -Vengo con te Sirius- ma Sirius si oppose dicendo -Mi dispiace Laura ma devo farlo da solo,mi dispiace- le volto le spalle e se ne andò, Laura strinse i pugni per trattenere la rabbia e se ne andò. Sirius prese un'arma e usci in strada in cerca di quel luogo,era come mosso da una forza che non riusciva a spigarsi,per la prima volta decise di affidarsi all'istinto e non alla sola logica.Arrivo in una strada che era quella del suo sogno,arrivo ad una casa a meta della strada con un incisione sul muro vicino al portone che recitava "Il nido del corvo",passo la mano su quella incisione e provo un brivido lungo la schiena,dopo qualche momento entro nella casa.La casa era distrutta ma nonostante ciò riusciva a provare una sensazione di pace in essa,come se fosse tornato veramente a casa.Incomincio a rovistare tra le macerie ma non trovo nulla,mentre era intento a fare ciò senti dei passi alle sue spalle,al che Sirius estrasse la pistola e si giro lentamente puntandola verso quella persona,che era la ragazza incappucciata,Sirius si senti per un attimo mancare le forze ma resistette e puntando l'arma verso la ragazza le disse con tono severo-Chi sei?Perché mi hai seguito?- la ragazza si tolse il cappuccio e alzo le mani,era una ragazza con i capelli corti e neri ma a differenza dell'ultima volta portava con se una spada sulla schiena avvolta da un telo -Io sono Anna e non sono qui per causarti problemi ho solo bisogno d'aiuto,ma non in modo convenzionale- Anna disse queste parole guardando Sirius con sguardo languido,la sua voce fece provare a Sirius una sensazione strana che riusci a calmarlo,abbasso lentamente l'arma e disse -Io sono Sirius che di cosa hai bisogno?-.Anna abbasso le mani e disse -Una volta vivevo qui con un'altra persona che non è più qui si chiamava Corvo- a quel nome Sirius venne avvolto da una sensazione lugubre,come se qualcosa gli fosse stato portato via,qualcosa della quale non sapeva neanche il valore,Anna lo noto e prese lentamente la spada e rimosse il telo,Sirus aveva la mano sulla fondina ma Anna gli disse che non voleva fare alcuna azione avventata, ma piuttosto pose la spada a Sirius mantenendola con entrambe le mani,era una spada con l'impugnatura completamente nero e decorata con incisioni di corvi e aquile, la lama era lucida ma macchiata da una sostanza nera che non riconosceva,-Tocca la lama-disse Anna poggiando la sua mano su di essa,Sirius dopo qualche istante di esitazione pose anche la sua mano su di essa toccando anche la mano di Anna.