inpassione.it

"It doesn't matter what you do, as soon as you do it with Passion.."

L'origine delle vacuità

Perché? Da cosa il disperato bisogno di sentirsi diversi?
La pretesa atroce di darsi un valore, divenendo inevitabilmente avversi
L'incessante bisogno di schiacciare il prossimo,
L'ottenebrante delirio di unicità, non semplice apostolo
L'assordante richiamo del manifestare una dimostrabile superiorità
Il ricadere nella bieca e subdola vanità
Il morso della coscienza che erode dall'interno la quiete dell'animo
Il piede equino della competizione sociale e il suo camaleontico abito
L'arrivismo a tutti i costi
O l'autoerotismo della psiche dell'Io, l'illusione di guardare dall'alto e umiliare fugaci sottoposti
O l'essere vanesi ma tenerlo per sè, non svelarlo
O l'esibizione del male degli autolesionisti, loro vincono la gara al ribasso
Erranti sono taluni che comprendono la vacuità in tutto questo
Eppure tuttavia ripudiano sè stessi e il resto
Atavica paura della spazialità e della temporalità
Terrore del finito, della rovina, dell'oblio, di una presunta, possibile o impossibile verità
Da tali nubi nere tutto ciò nasce
Il vortice distruttivo dell'ignoto, la paura contaminante del vuoto
Della separabilitá, del distacco, della solitudine, della morte
Ecco! come cerini al vento vivon gli uomini
Ardono, disperatamente, come se da un momento all'altro potessero spegnersi, insieme ai loro stessi nomi
All'alba dei tempi, l'uomo medio pregava "Fa ch'io sia un cerino speciale! Io sono speciale, devo esserlo, ti prego!"
Il nichilista chiosava "Nessun cerino è speciale, io lo vedo"
Il pessimista diceva "Sprecate forze, tanto comunque vada, lo stesso ci spegneremo"
Il tiranno delirava "Schiaccerò tutti gli altri cerini così io soltanto arderò per sempre"
Un saggio, un santo, non disse una parola in tutto quel mentre
Si limitò a osservare lo struggersi di tutti i cerini
Che si agitavano spegnendosi da soli ancor prima dei normali declini
Quand'ecco, sull'imbrunire dei tempi, attorno ai suoi pochi accoliti
Finalmente esordì dicendo con voce stanca
del Tutto era piena, di individualità era parca
"Miei cari, come abbiamo potuto creare tale errore che oscuramente ci ha avvolti?
Patimenti infiniti ci siamo inflitti, senza mai aprire gli occhi
Non temiate più la caduta in volo
Giacchè il cerino è in realtá sempre stato lo stesso, esso è uno solo!"

Dai un voto:
Un cucciolo sotto i cieli
Suicidal thoughts

Comments

 
No comments yet
Already Registered? Login Here
Guest
Giovedì, 18 Aprile 2024
If you'd like to register, please fill in the username, password and name fields.