Udite il pensiero di chi giace nell' ombra, che semina spirali che portano agli inferi. Fedeli a se stessi sono questi soggetti, che per paura di morire divengono se stessi. E ancora più in profondo, più in basso cadranno perché non c'è fondo al proprio essere, non c'è fondo all inganno, non c'è fondo alle scoperte di cui l'anima si fa danno. Ma temete lo scoprirvi, temete il denudarvi, perché più osserverete più non capirete, e più ricercherete comprensione nella scoperta. Ma voi lo sapete che nel mondo non c'è fine, che nel pozzo non si tocca, che l'anima solidale non ha da finire e ogni suo movimento non è che l'inizio. Ogni percorso riporta alla rete, ogni pensiero non è che realtà, ogni tuo sogno è fedele profusione di ciò che in te è la tua unicità. Così che prometeo vi guarda confuso, speranzoso di certo ma alquanto confuso, "non vedi il fuoco che a te ho portato? Rischiara il sentiero, così che tu veda nel buio, su ora incamminati nella foresta, percorri la notte, compì le gesta, ora che il buio non è più limitante percorrilo per intero e scopri ciò che gli è assestante, ma sbrigati, presto che presto si spegne, e tutta la vita ho lottato per fartelo avere, suvvia che finisce, come me e te, e spero che nel frattempo tu riesca a vedere quel valore che in esso è. Nel buio io ho visto ciò che nessuno immaginava, una bellezza ostentativo che un dio chiamava tracotanza, la tracotanza di tal bellezza sta negli occhi di chi vede, perciò io vengo perché tu veda e giudichi coi tuoi occhi.