L'esplorazione della città mi sta portando via tutte le forze cosi decido di fermarmi nei pressi di una fontana e mi siedo sul suo bordo, ma senza accorgermene cado dentro la fontana. Decido di restare qui per un po godendomi la vista di quel cielo notturno che in parte placa le mie preoccupazioni, un cielo cosi bello non può fare altre che portare alla mente sensazioni passate e ricordi. Alla mia mente tornano ricordi di un passato in cui ero genuinamente felice, ma anche di momenti oscuri che mi fanno pensare, continuo a concentrarmi e penso ad una domanda che ora risuona nell'eco dei miei pensieri... Perché lo sto facendo? Cosa mi spinge? Forse ho una risposta che mia ha fatto andare avanti e mi ha dato uno scopo, un mio sogno. Sono anni che ho capito che il mondo è popolato da esseri che lo corrompono e distruggono, importunano i deboli e minano la libertà altrui. Io voglio migliorare il mondo e renderlo un posto migliore per i più deboli, far si che ogni persona al mondo sia libera di esprimere se stessa senza che nessuno giudichi, un'utopia dove ogni persona è uguale e arte e pace sbocciano nella società soppiantando l'odio che caratterizza l'animo umano. Voglio diventare un simbolo per le persone e dare speranza, voglio essere un esempio per gli altri cosi da migliorare il mondo, voglio migliorarmi fino ad essere in grado di cambiarlo veramente e anche se avrò cambiato una singola persona potrò ritenermi un po soddisfatto. Ma andando avanti nella mia vita questo mio sogno è stato oscurato dalle mie insicurezze e fallimenti, sono in viaggio per questo motivo per ritrovare completamente me stesso e capire finalmente chi sono veramente. Sembrano passati mille anni da quando mi sono chiesto per la prima volta chi ero, a quando sono partito per chiudere le mie sette porte e a quando ho detto addio alle mie muse. Il coraggio che ho avuto nel fare queste cose forse un giorno mi aiuterà a essere un uomo migliore ed a essere il cambiamento che vorrei vedere nel mondo. Ripenso a tutta la strada fatta e mi faccio forza portando la mia mano verso quella luna distante e stringo il mio pugno, riprendendo la forza e il coraggio pensando al mio sogno e a diventare quell'esempio che vorrei essere. Esco dalla fontana e mi dirigo nell'ultimo luogo della città che ancora non avevo visto, dove mi aspetta lo spettro.