​Come Dio sceso in terra vengo a sottomettere me stesso, ma la belva è incontenibile e il suo essere è per il dio inconcepibile, dio la fustiga e la vizia, le dona il bastone e la carota, ma essa se ne nutre in egual misura non preferendo mai l'una sul altra, dio la scruta ossessivamente, io onnipotente non capisco essa cos'ha nella mente, la belva come blob incorpora tutto e in essa tutto è disordinato, dio se ne compiace perché essa è origine di moltitudine, la belva rifiuta il suo creatore, distrugge tutto e di autodistrugge, Dio non l'ha mai capita e perciò ha perso la sua miglior creatura, o almeno quella più interessante.