Il sole accoglie nel suo sorriso, una fetta di terra speranzosa.

Un mondo si arricchisce del suo sorriso, e ne nasce la vita.

Ho capito di non esser solo, dimostrando di aver paura, mostrando la mia natura.

Ho capito di esser polo, per ogni mia disavventura.

Mi credevo un uomo nuovo, ma cercavo assiduamente una cura,

un colpevole ed il perdono. Per la mia natura.
Ma sotto il sole non c'è perdono, non c'è colpevole, non c'è stortura,

ogni uomo è libero, sotto il sole non c'è più tortura.
Mentre giro su me stesso, il sole tramonta.

Io lo aspetto, e di riflesso, mi rivedo nella mia ombra,

vecchio odio, dolore e stortura, questa è la mia tortura.

E ogni volta mi spavento, ho paura di esser solo, ho paura dell'abbandono, che il mio sole non risorga,

che mi ingoi la mia ombra.

E ogni volta mi smentisco, ad ogni alba rinsavisco, "questo sole l'ho già visto!".

Il mio cuore è un crocifisso, sia ricordo di tortura, che origine del mio sorriso.