Mi vibra il cellulare.

Stufato cerco di raggiungerlo tra il plaid. Ero convinto fosse Yana.

Avvicino il cellulare agli occhi: No Caller ID.

Forse è lei...

- Pronto?

Pronto Nate, sono Mariapia. Non so se conosci il fatto di quella faccina sugli iPhone che blocca Whatsapp, però siccome so che tu sei l'unico bravo che conosco pensavo chesapessi risolvere dato che adesso mi è successo.

Merda. È lei. Col cuore che aumenta di battito lentamente replico:

- Non avendo internet nessuno me l'ha mandato e quindi non so.

Mi risponde lei:

- Ah quindi non lo sai? Ah vabbe, grazie, ciao.

- Si, ciao.

Riattacco. Rimango in silenzio per svariati minuti avendo ancora il cuore a mille. Fino a poche ore prima le dedicavo rime di Mostro che la offendessero, che abbassassero il suo valore di persona. E adesso come un coglione mi sento attraversato da questa frenesia che mi ha portato la sua voce. In meno di un minuto.

Sembra cambiata. Penso tra me e me.

Se fosse "innamorata" di qualcuno come dice lei, col cazzo che mi chiamerebbe, a me non ci penserebbe nemmeno più. Continuo a pensare.

Non è la prima volta che affermo questa cosa tra me e me, e mi rassicura. Ma più ci penso e più sembra un alibi creato da me. In fondo anche io facevo - e forse faccio ancora - delle cose che possano far lusingare Giusi. Le faccio, ma in fondo di Giusi non mi importa così tanto. Almeno non in quel senso.

Ma poi aspetta... "rassicurarmi"? Ma di cosa? A me che cazzo me ne frega. Per me lei non dovrebbe più esistere da tempo.

Ma in fondo per quante volte io possa affermarlo a me stesso, nessuna riesce ancora a darmi gli stessi effetti che mi dava quella ragazza così semplice. Anche se senza di me la vedo così vuota. Mi sento così vuoto.

Dico tutte quelle cose di lei: la definisco vuota, con una mentalità uguale alle altre, senza speranze e per niente speciale...e dopo tutte queste cose le penso di me.

«Sei solo una stronza da trattare male.» Diceva lowlow in una sua canzone, quando faceva ancora parte degli NSP. Ho pensato sempre a lei quando ascoltavo le parole di quella barra rappate da lowlow. La cosa che mi inquieta è che poi mi veniva da pensare che in fondo, forse, lo "stronzo da trattare male" sono proprio io.

E se tutte quelle cose che penso degli altri in fin dei conti sono le cose che descrivono me?

Non dico niente a Yana. Lei non ha saputo niente. Nè di quello che ci siamo detti ne della chiamata. Sto cercando di creare un rapporto limpido. Senza dire cose inutili che la facciano ingelosire per sentirmi importante. Lo sono già.