​​Fuoco fatuo negli anni porta a sensazioni devastanti, sento nel mio corpo movimenti dannati, movimenti eccitanti, tutto quanto trema, tenta di librarsi d'energia, non riesco a trattenerlo dentro questo fuoco, è magia. Scegliere tra il tormento e l'apatia, non è semplice controllare il proprio sfogo d'energia. Nutrimento del mio corpo è serrato per evitare esplosioni, repressione del mio senso per calmare questi sfoghi. Divisione ambivalente tra razionalità ed emotività, spesso scelgo il sesso e la distruzione della mia fertilità, penso sempre di non reggere l'essenza che avanza e rimanda a l'inutilità che l'avere quest'energia e non sfruttarla porta nell' infidia. Non mi fido di me stesso e rimango vuoto qua, ho paura del mio vuoto ma mi svuoto ed intrattengo, perché la sorgente mi spaventa e mi porta a tanta pena, così il caos mi comanda e mi rende burattino, ma per quanto accattivante sia diventar bambino, il mio corpo vuoto dentro non ne vuole mai sapere, perche nutrirsi del dovere d'esser uomo responsabile risulta sempre meno accattivante d'esser Piter Pan nel traffico di sto mondo, fuoriuscito dal distopico presente, che rifiuta il mio broncio di sfiducia strafottente. Sono proprio il coglione che lamenta il vissuto, che sogna l'esecuzione del bambino sprovveduto, che fuggendo dal caotico si rimangia il dolore e ne elabora un nutrimento che lo rende superiore, nel mistero confabulante che nasconde il bambino, trovo archi d'interesse per tutto ciò che divino volge a favore di questo piccolo burattino, che non spera più il bambino, è troppo grande, è un casino, spera d'essere un drago nelle vesti di un uomo, che si nutre d'ogni essenza e non rifiuta, non è schizzinoso, e crescendo più potente responsabile e intraprendente, perde il legno dal suo corpo, il naso lungo, quello strafottente, e su ali di rispetto di valori, di tormenti, crea un nido di speranze, di realismi, di famiglia. Porta il caos dentro se, questo drago non più burattino, e ne cresce ordinato mistero col talento del bambino, riuscirà a fare ciò che sempre ha desiderato? O cadrà l'illusione che sul cammino ormai ha prestato, lo vedremo nel finale quando tutto sarà ricordato, quando caos e ordine avremo superato, quando il filo del destino verrà finalmente ispezionato , avremo un nuovo seme da dedicare non più al passato ma al oltraggioso, sfumato, articolatamente e deliziosamente dannato, sentimentalmente controverso e in/definizione presente (dono).