​Ho capito, il processo è dispersione, l'eterno divenire, insensato in espansione, il processo è accettazione, rifiuto e dannazione, nel divenire scompare, come faccio ad accettare? Nel divenire tutto cambia, il vento, la terra, tutto diventa sabbia, e nel deserto estremo 100.000 anni dopo so che ricercherei segni di vita, tale è la mia esistenza, che insopportabile mi è l'assenza di vita, o perlomeno quello io per immedesimazione ritengo esserla. Nel divenire io divento, vecchio, pieno di esperienze, rimorsi, lacrime scendono dai miei occhi, come quando naqui, spero di non esser solo, spero di essere il vero me, e che accanto a me ci sia chi sappia chi io sono. Nel mio divenire il muro cede, non ho più paura, grazie signore per questa vita dura, perché nel divenire finalmente ho capito, chi io sono, cosa ho concepito, finalmente posso vivere e appassire, come un fiore, senza più aver paura del divenire.