​Senza senso il fato pone nuove realtà, il mal di testa attanaglia l'espressione di somaticitá, porto sul trono l'epoca della ascesa come il sacrificio di Isacco porta in atto la propria resa, arrenditi fato perché da me non sfuggì, dobbiamo viverla la perdita è sempre stata d'obbligo per noi, e mentre mi nutro del somatico il ciclo di eterno divenire si tramuta nel raggio che pone luce sul mio cammino, il raggio di oscurità che evidenzia il cammino di luce, dove bene e male esistono l'uno per l'altro, l'uno nell' altro, e non giungo a soluzione perché è inesistente, e non scopro verità perché essa è inconcludente, ma cavalco l'onda del dubbio che passa negli anni del divenire scoprendo ciò che sono.